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Il volume di Francesco M. Benedettucci sul paese di Moab nell'età del Ferro è il primo numero a carattere monografico dell'Atlante del Vicino Oriente antico, un nuovo progetto scientifico, didattico ed editoriale del Dipartimento di Scienze dell'Antichità al quale partecipano archeologi, storici e filologi orientalisti della Sapienza Università di Roma. Questa prima monografia segna allora l'inizio del nostro viaggio sul micro e sul macro-spazio delle culture orientali antiche, delle loro percezioni spaziali e temporali e dei nostri tentativi contemporanei di collocarle all'interno di categorie identitarie, territoriali. Un incipit che raccoglie le fonti archeologiche e i dati storici riferiti a Moab, e che introduce ancora il tema del rapporto tra ricostruzione del passato ed esegesi dell'Antico Testamento. Forse, contesto migliore per dare inizio ad una nuova serie di pubblicazioni della Facoltà di Lettere e Filosofia alla Sapienza non si sarebbe potuto trovare: il luogo e il tempo di questo volume sono il grande crogiolo di culture e popoli della Palestina, nella Transgiordania dell'età del Ferro, ed è allora come dire il luogo e il tempo da cui mosse l'archeologia biblica, qui intesa come disciplina ineludibile dell'Orientalistica.